lunedì 13 febbraio 2012

Acufene: un fenomeno ‘universale’

È l’acufene un fenomeno tipico delle società occidentali?
Nel bel libro di Donatella Cozzi che ho appena finito di leggere, ‘Le imperfezioni del silenzio’, vengono ben descritte le implicazioni che il gruppo sociale può avere nella formazione ed espressione del disagio psicologico.
Solo per citare alcuni studi e senza entrare nel merito di una trattazione che qui non trova luogo, ricordo gli psicoanalisti quando parlano di ‘psicosi etnica’, l’Analisi Transazionale quando parla di ‘copione culturale’, e il ‘sistema’  delle teorie del campo.
Ma è sufficiente digitare su Google ‘acufene e cura’, o ‘acufene e trattamento’, o ‘acufene e rimedio’, per esempio, per trovare un’ampia rosa di possibili proposte percorribili per affrontare l’acufene.
E tali proposte implicano modelli molto disparati delle teorie occidentali come di quelle orientali, delle medicine antiche e tradizionali come di quelle  moderne e all’avanguardia e, in alcuni casi, proposte che tentano un’integrazione e una rilettura di pratiche antiche applicate all’attuale stile di vita.
E del resto sappiamo da fonti scritte che già gli antichi egizi, gli assiro babilonesi e gli indiani del I sec. AC cercavano spiegazioni e rimedi al fenomeno dell’acufene.
Si può quindi affermare che l’acufene ha interessato e interessa una gran quantità di tempi, luoghi, persone, ‘presentandosi’ indipendentemente dai modelli che lo vogliono decifrare!

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