Basta visitare il sito dell’EUTI (European Federation of Tinnitus Associations) per comprendere come l’acufene non sia un sintomo culturalmente circoscritto.
Tale associazione si occupa del coordinamento delle associazioni che si occupano di acufene in area europea, coinvolge molteplici studiosi e fornisce le linee guida comuni nei Paesi coinvolti.
Si può visitare il sito all’indirizzo: www.eutinnitus.com/.
L’esistenza di un tale sito dimostra da un lato la diffusione dell’acufene, dall’altro l’interesse e gli sforzi della scienza di trovare nuove cure o protocolli di intervento specifici per l’acufene, e infine la definizione dei limiti che questi approcci possono avere.
La posizione dell’EUTI di fronte alle cure non convenzionali per l’acufene dimostra il rigore metodologico per cui, a fronte di casi di acufenici che si dichiarano soddisfatti di tali interventi non convenzionali, e in mancanza di ricerche che dimostrino scientificamente sia l’efficacia che la non efficacia di tali interventi, sospende il giudizio.
Pur, naturalmente, invitando il paziente con acufene a una scelta cauta e oculata dei trattamenti.
Acufene: un puzzle di difficile soluzione. Quali teorie vengono proposte? Quante sono le vie percorribili? Come lo vive chi ne soffre senza apparente via d’uscita? Una serie di osservazioni su un fenomeno affascinante e a tratti misterioso nella sua poliedricità che prende avvio dall’esperienza clinica come psicologa. Rivolto a chi a vario titolo se ne interessa.
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