È
assodato che spesso si vedono le cose che si conoscono.
Quando ci aggiriamo per il mondo è come se lo facessimo
con dei filtri che lasciano passare delle informazioni e non altre.
Pensate a quando avete deciso di comprare l’auto nuova:
nel momento in cui avete scelto marca e modello, improvvisamente vi accorgerete
che le strade ne sono piene!
Così la visione di ognuno di noi appare parziale.
Di qui una serie di potenziali errori di valutazione,
di comunicazione, di azione.
Credo che anche nelle branche del sapere medico e
soprattutto quelle ad alta specializzazione il rischio sia di far coincidere una
visione parziale con una globale.
A questo però vi è rimedio ed esso consiste nel
costituire gruppi di lavoro multidisciplinari per cercare di mettere insieme il
numero maggiore di informazioni e di visioni. È quanto sta accadendo in molti
centri che curano l’acufene valutando il maggior numero possibile di variabili
grazie al coinvolgimento di diversi specialisti e competenze .
In altri casi però accade che l’entusiasmo e il fascino
per un particolare ambito spingano il dilettante a spacciarsi per esperto.
Per analogia è come se l’orafo di fronte a casa mia
iniziasse a progettare ponti perché ha una particolare attitudine al disegno.
Un applauso alla temerarietà ma dubito che io passerei
su quel ponte di mia volontà.
E voi?
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