L’attenzione
in chi ha l’acufene è difficile da mantenere nelle esperienze quotidiane quando
la sua porzione di consapevolezza involontaria (come spiegavo nel post
precedente) viene catturata dall’acufene.
In queste
condizioni mantenere la concentrazione su un compito, sia esso scolastico che
lavorativo che, anche, interpersonale, diviene molto impegnativo.
È un po’
come se la persona ‘di fondo’ dovesse lottare continuamente contro il seducente
acufene, mentre le richieste della realtà sono, per esempio, lo svolgimento di esercizi
di matematica con calcoli e ragionamenti complicati.
In questi
casi l’acufene diviene uno stimolo prevalente che compromette le prestazioni
dove maggiore è la richiesta di attenzione.
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