Come affermavo nel post precedente può essere
fuorviante applicare delle tecniche senza conoscere a sufficienza le funzioni
su cui si va a intervenire.
Così
per i processi cognitivi.
Troppo spesso infatti si parla di interventi
‘cognitivi’ come se consistessero in una serie di ricette, regole, norme o
comandi da eseguire per migliorare l’uso delle funzioni coinvolte.
In realtà un processo cognitivo coinvolge molti aspetti
sia consapevoli che inconsapevoli e questo è dimostrato anche dalle aree del
Sistema Nervoso che implica e che sono sia nella parte più cosciente (la
corteccia cerebrale) che in quelle aree sottocorticali di cui non siamo
direttamente consapevoli.
Senza tener conto che il processo cognitivo deve
considerare anche gli stimoli che provengono dall’ambiente e richiedono quindi
all’organismo e alle sue funzioni di adattarsi in un flusso continuo.
Occuparsi di processi cognitivi perciò richiede una
visione molto ampia di quello che succede su piani anche molto distanti tra
loro.
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